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E nel frattempo Francesco e Graziano, arrestati a luglio assieme a Lucio per gli stessi fatti dei quattro condannati oggi, sono stati trasferiti nella sezione di Alta Sicurezza del carcere di Ferrara. Il trasferimento è una conseguenza diretta dell’accusa di “attentato con finalità di terrorismo” che la Procura di Torino ha mosso loro una settimana fa. Il nuovo recapito è quindi:
Graziano Mazzarelli
Francesco Sala
c/o C.C. via dell’Arginone, 327 - 44100 Ferrara

Quello di Lucio rimane, per ora, lo stesso:
Lucio Alberti
c/o C.C. via Cassano Magnago 102 - 21052 Busto Arsizio (Varese)

da: Macerie

Dopo due ore di riunione in camera di consiglio, la Corte d’Assise del Tribunale di Torino ha condannato Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò a 3 anni e 6 mesi ciascuno, riconoscendoli colpevoli di aver sabotato il cantiere dell’Alta Velocità, ma assolvendoli dall’accusa principale, quella di attentato terroristico, per la quale la Procura aveva chiesto una pena di 9 anni e mezzo.

L’appuntamento ora è alle 17.30 di oggi nella piazza del mercato di Bussoleno per una prima risposta alla sentenza.

Ascolta l’intervista dall’aula bunker di un compagno al telefono con Radio Blackout 105.250, oppure scarica il file mp3.

macerie @ Dicembre 17, 2014

Venerdì 12 dicembre, a 45 anni dalla strage fascista di piazza Fontana, a Formigine in provincia di Modena, i neofascisti di Forza Nuova hanno tenuto un presidio di stampo razzista nei pressi di un albergo in cui sono ospitati profughi, persone scappate da paesi in guerra.

Un gruppo di antifascisti è intervenuto con determinazione, con l' intento di impedire, la solita infame vigliaccata. Il fine del presidio fascista era quello di addossare le colpe di questo sistema ai profughi e agli immigrati fomentando così la guerra tra poveri.
Il becero nazionalismo ha come obiettivi: dividere i popoli in lotta, unire oppressi e oppressori, e disarticolare la solidarietà fra sfruttati. A questo non si può stare fermi e in silenzio.
L' obiettivo della protesta antifascista è stato quello di opporsi concretamente, per evitare momenti di razzismo analoghi a quelli accaduti a Tor Sapienza (Roma) qualche settimana fa.

Atti come l'opposizione in piazza contro i fascisti (o leghisti…), la controinformazione antirazzista per le strade e per i quartieri, gli attacchi avvenuti contro chi propaga il razzismo alla luce del sole (esempio lampante la fuga del leghista piagnucolone Salvini a Bologna), sono diversi modi che uniscono tensioni e individui, tutti accomunati dallo spirito antifascista.

Oggi come ieri, la polizia manganella e difende l'ordine costituito.
Oggi come ieri, due antifascisti, nostri compagni, sono stati arrestati negli scontri con la polizia avvenuti a Formigine.

Questi due compagni non sono stati lasciati mai soli. La sera stessa molti solidali si sono radunati fuori dalla questura di Modena per portare solidarietà (dove non è mancata ancora la tensione con la sbirraglia…).
Poi, domenica un nutrito gruppo di compagni ha salutato Vivi, Aro e tutte/i le/i detenute/i con gridi di libertà e fuochi d'artificio sotto il carcere di Modena.
Nella giornata di lunedì, i compagni sono stati scarcerati con delle restrizioni sulla propria libertà di movimento e con le accuse di resistenza, violenza, lesioni aggravate, uso di oggetti atti ad offendere e manifestazione non autorizzata.

Le accuse non possono arrestare gli spiriti di ribellione.
Contro ogni fascismo e contro questo marcio esistente.
Solidarietà ai compagni colpiti dalla repressione! Libere/i tutte/i!
Chi si rivolta non sarà mai solo!

antifasciste e antifascisti

Aro e Vivi sono liberi con restrizioni:
obbligo di dimora nella provincia di Cremona con rientro notturno a casa.

Le accuse a loro carico sono:
resistenza, violenza, lesioni aggravate, uso di oggetti atti ad offendere e
manifestazione non autorizzata.

Loro e tutte/i le kavernicole/i ringraziano per gli infiniti
attestati di solidarietà vicina e lontana.

Sempre contro ogni fascismo e contro l'esistente.
ACAB

Seguiranno approfondimenti...