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Come nemici delle galere abbiamo deciso di far uscire “Fibbia”, un foglio anticarcerario in cui condividere lettere, riflessioni e aggiornamenti su alcune carceri del territorio emiliano e delle zone limitrofe. “Fibbia” nel linguaggio carcerario significa “parola criptata”. Questo foglio vuole essere uno strumento di comunicazione con chi si trova al di là di un muro, per favorire la divulgazione di
situazioni conflittuali che avvengono dentro le carceri.

Scarica Fibbia n°1

Il 29 gennaio 2016 si è concluso il primo grado del processo contro
Andrea, Pippo e Tommy accusati di aver incendiato un covo fascista nella
provincia di Parma nell'aprile del 2014. E' caduta l'accusa di
fabbricazione di arma da guerra mentre si sono mantenuti i capi d'accusa
di incendio, porto d'oggetti atti a offendere e violazione di domicilio,
che hanno portato ad una pena di 1 anno e 10 mesi (contro i 6 anni
richiesti dal pm). Inoltre gli è stato comminato un risarcimento di 78
000 euro, di cui 30 000 per i "danni morali", da valutare in sede civile.
Permangono, al momento, gli arresti domiciliari con tutte le
restrizioni.

Il 24 gennaio dello scorso anno a Cremona migliaia di compas provenienti da tante città
si unirono in una manifestazione calorosa soprattutto in nome della solidarietà antifasci-
sta. Nei giorni precedenti infatti un gruppo di fascisti aveva aggredito con mazze di
legno alcuni compagni fra i quali Emilio, colpito duramente alla testa, portato in ospe-
dale, dove è rimasto tante, troppe settimane.
Nel corso dell’anno sono stati compiuti arresti di manifestanti, a tappe preordinate,
anche con il fine di ritardare, spezzare comunque confondere la solidarietà, tanto più la
sua continuità sulle strade, nei tribunali. Il 14 gennaio 2016 al tribunale di Cremona è
stato aperto il primo processo (“rito abbreviato”) a quattro manifestanti (Tide, Matteo,
Mauro e... Sbob compreso, caduto però nella “delazione”) arrestati nella primavera scor-
sa, che dopo alcuni mesi di carcere ora sono ai domiciliari. Nella sentenza emessa la settimana successiva tutti sono stati condannati a 4 anni e alcuni mesi e per tutti anche il
risarcimento al Comune di Cremona, costituitosi parte civile, di 200.000 euro.
Sabato 23 gennaio in risposta a quel processo e a quelli successivi, in solidarietà con
Emilio, in continuità con la manifestazione dello scorso anno, una settantina di manife-
stanti arrivat* da diverse città siamo scesi in strada a Cremona. Ci siamo incontrat*
anche per rispondere alla “trovata” dei fascisti di Caspound di organizzare in quel gior-
no il “tesseramento” nella loro sede - particolarmente protetta dalle forze dello stato.
Si è riusciti comunque a percorrere in corteo diverse centinaia di metri in direzione del
centro, nonostante gli ostacoli, con alla testa uno striscione con su scritto appunto “Per
Emilio e per la rivolta del 24: Resistiamo contro ogni fascismo”, per la solidarietà con i
tre compagni condannati. Una donna anziana dalla finestra di casa si è sentita di urla-
re alla polizia di lasciarci passare – noi l’abbiamo accolta con urla di festa.
Dal corteo sono partiti interventi e parole d’ordine contro fascisti che agiscono assieme
allo stato nelle guerre, nel razzismo, nella repressione delle lotte; si è anche urlato con-
tro l’impiego del “reato” di “devastazione e saccheggio” (prevede 9 anni di carcere) che
pesa come un macigno sulle scelte processuali e l’aggravamento delle condizioni carce-
rarie. Si capisce che ci si trova di fronte alla vendetta dello stato contro la quale dobbia-
mo trovare chiarezza e forza.
Ricordiamo che per il 24 gennaio i processi non sono finiti, dato che il 20 ottobre scor-
so ci sono stati altri arresti. Anche a loro va la nostra solidarietà.
fonte: OLGA Numero 109, qui sotto il link per scaricarlo: