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Fuorirotta. Raccolta di testi sulla rivolta di Genova e su chi cercò di governarla

E' uscito l'opuscolo "Fuorirotta. Raccolta di testi sulla rivolta di Genova e su chi cercò di governarla".

Per info e copie scrivere a chrysaora@autistici.org

Qui sotto puoi vedere la copertina e la quarta di copertina:

https://csakavarna.org/wp-content/uploads/2021/07/copertina.pdf

Dall'introduzione:

Da dove ripartire?
La memoria può quindi restare viva, senza diventare simbolo o liturgia, finché resta collegata con un desiderio vitale di conflittualità permanente, autogestione della lotta e attacco. Se l’agire diventa fare, semplice ripetizione di schemi slegati da un progetto più complesso, allora è meglio che lasciamo perdere. Già tanta parte della nostra vita perde di senso che aumentare il vuoto che ci circonda significa soltanto farsi del male da soli.
Lo stesso accade per quel che riguarda la solidarietà nei confronti di chi subisce la repressione. Quanto ci interroghiamo su cosa significa proseguire l’impegno e le lotte interrotte dal potere e quanto invece ci dedichiamo a scrivere e distribuire dei volantini standardizzati dove scriviamo banalmente sempre le solite cose in un triste ripetersi sempre uguale a sé stesso?
Similmente, quando ci confrontiamo con contesti eterogenei, quanta fantasia mettiamo nel far trasparire la progettualità anarchica del nostro agire o nel rendere evidente la nostra insofferenza alle gerarchie, formali quanto informali? L’ostilità per il recupero e per l’autorità si riflette nel modo in cui ci rapportiamo con le persone che stanno conducendo delle lotte altre o pensiamo davvero che stare in situazioni gestite e determinate da altri possa in qualche modo arricchirci?
Tutto questo è ciò di cui ci parla la rivolta avvenuta durante il G8, come anche molti dei tentativi passati di insubordinazione.
Tutto questo è ciò che potrebbe suggerirci nuove pratiche di libertà da sperimentare. Alcune di queste sperimentazioni di libertà avvengono ancora, come ci rammenta il recente attacco al Polo tecnologico degli Erzelli a
Genova. Altre speriamo di continuare a scorgerle, con l'augurio che anche infami e recuperatori del ventennale genovese possano incontrare ostacoli sulla loro strada. A Genova come altrove.
La scelta sta ad ognuno di noi, per sé stessi e per la propria sensibilità.
Il pensiero fa male, a volte, ma solo la nostra coscienza ci può giudicare.
Nessun altro.