Vai al contenuto

Ricette contro la repressione – Ricettario benefit spese legali Cremona 2015

Da alcune/i nemici della repressione. Un regalo ricettario molto gradito:

https://roundrobin.info/wp-content/uploads/2018/03/Ricette-contro-la-repressione-Ricettario-benefit-spese-legali-Cremona-2015.jpg

Per richiedere una o più copie del ricettario scrivete a eattherich@autistici.org

Il 24 gennaio del 2015 una grande manifestazione antifascista si riversa per le strade di Cremona, nella Bassa lombarda. È la risposta all’agguato squadrista subito qualche giorno precedente, nel quale un compagno, Emilio, ha la peggio ed entra in coma a seguito delle sprangate inferte dai militanti di Casapound.
Le forze del disordine creano un dispositivo di sicurezza da guerra con il solo intento di sbarrare, proteggere e controllare qualsiasi via di accesso che porti alla sede dei fascisti del terzo Millenio.
La <<zona rossa>>, fatta di strade bloccate da reti e camionette e di aria irrespirabile a causa dei lacrimogeni, fa sì che in un primo momento manifestanti e sgherri del potere non si tocchino mai.
Ma la rabbia è tanta e l’intelligenza della sovversione dilaga.
Esplode la rivolta, si aggira l’obiettivo iniziando ad attaccare e distruggere tutto quello che aiuta il potere a dominare le nostre vite.
Vengono giù i vetri della sede di un sindacato e dei negozi della tecnologia; danneggiate agenzie immobiliari, distrutte telecamere di controllo; scritte rivoltose ovunque; banche e primo piano della sede della polizia locale attaccati e mandati fuori uso.
Cremona è bloccata dagli insorti.
La tenaglia repressiva non si fa attendere, lo Stato non può mostrarsi debole, fragile; le accuse vengono ripescate dal fascistissimo Codice Rocco del 1930.
Dopo Genova 2001, Milano 2006 e Roma 2011 anche a Cremona cala un ombra nera, inquietante ed angosciante: articolo 419 codice penale, alias DEVASTAZIONE E SACCHEGGIO.
La volontà giuridica e giudiziaria è quella di fare in fretta, di concludere quanto prima, di poter smorzare e soffocare gli spontanei e genuini frammenti della rivolta cremonese.
Si creano due filoni, due tronconi giudiziari.
L’accusa di devastazione e saccheggio e l’annessa provvisionale di 200.000 euro (richiesta dal comune di Cremona) regge nelle grigie e squallide aule di tribunale, per due gradi di giudizio, solo per 3 degli otto imputati totali, i quali vengono condannati a 3 anni e 8 mesi.
Questo ricettario è un piccolo contributo di solidarietà a quei compagni che sono stati colpiti dalla repressione sbirresca.

CONTRO CHI DEVASTA E SACCHEGGIA LE NOSTRE VITE
CONTRO SPIONI E DELATORI
COMPLICI E SOLIDALI CON I RIVOLTOSI DI CREMONA