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Stamattina la questura di Cremona, insieme a quelle di Brescia e Bologna,
hanno effettuato due arresti per la manifestazione in solidarietà con Emilio
del 24 gennaio.
Non ci stupiamo che la repressione voglia spezzare chi nel quotidiano lotta
contro l'esistente.
Una "buona notizia" è che Sbob, un ragazzo arrestato e rinchiuso nel Carcere
di Cremona per gli stessi fatti a fine marzo (Tide, l'altro ragazzo, per ora è ancora in carcere), da pochi giorni è ai domiciliari senza restrizioni a casa sua.

Solidarietà agli arrestati! Libere e liberi tutti!

Aggiornamento ore 11:

Le accuse  sono di devastazione e porto ingiustificato di oggetti atti a offendere!

Mauro e Matteo liberi subito!

REPRESSIONE: RICHIESTA SORVEGLIANZA SPECIALE PER UN COMPAGNO DEL KAVARNA. PRESIDIO AL TRIBUNALE DI CREMONA

sorveglianza specialeAncora un’udienza per una richiesta di sorveglianza speciale a carico di un compagno anarchico, questa volta a Cremona per un militante del c.s. Kavarna, già condannato e sottoposto al divieto di dimora, per un presidio antirazzista non autorizzato a Formigine (vicino Modena) lo scorso dicembre, quando Forza Nuova aveva indetto un’iniziativa, contro un albergo “colpevole” di ospitare migranti richiedenti asilo. In quell’occasione ci furono scontri tra gli antirazzisti e le forze dell’ordine a cui seguirono 3 arresti, uno dei quali, appunto, a carico del compagno oggetto della richiesta di sorveglianza.

Il racconto dal presidio al tribunale con Andrea, compagno di Cremona

Questa misura preventiva (non si tratta infatti di una condanna penale, ma di una restrizione la cui applicazione è lasciata completamente alla discrezione del giudice) nell’ultimo anno è stata richiesta dalle procure di mezza Italia (da Torino a Teramo, passando per Genova, Bologna e Saronno) con frequenza sempre maggiore, al fine di limitare le libertà, in particolare associative, di compagni e compagne.

Ne abbiamo parlato con l’avv. Grenci, che ha seguito i casi di Bologna


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In attesa della sentenza del processo contro Lucio, Graziano e Francesco, intorno alle 11,30 i solidali cominciano ad affollarsi nei pressi dei cancelli della centrale di Chiomonte, cancelli per il momento irraggiungibili visto che il ponte è bloccato dalle camionette della celere. Ascolta una prima diretta da Radio Blackout:

Una ventina di minuti dopo, da Torino arriva la notizia della sentenza. I tre sono stati condannati in primo grado, con rito abbreviato, a 2 anni e 10 mesi di carcere. Oggi stesso saranno trasferiti ai domiciliari, con tutte le restrizioni. Ascolta un primo commento, sempre da Radio Blackout:

Rimanete connessi: seguiranno aggiornamenti sulla giornata a Chiomonte.

macerie @ Maggio 27, 2015

"Nel suo tenace aggrapparsi alla tradizione, il vecchio non si è mai fatto scrupolo di usare i mezzi più infami e crudeli per ostacolare l'avvento del nuovo, quali che fossero i modi e i tempi in cui quest'ultimo si facesse avanti"
Emma Goldman

La Procura di Cremona  ha ordinato, per il 9 giugno alle ore 9,00 presso il tribunale,  un'udienza per deliberare la richiesta di applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale per un compagno.

La sorveglianza speciale è un atto di repressione che impone delle limitazioni della libertà personale che possono variare dal divieto di frequentare certi luoghi e/o persone al divieto di uscire da un determinato domicilio.
Questa misura per legge viene applicata a quegli individui che sono ritenuti o sono sospettati di svolgere una vita o attività che va contro la "morale pubblica", cioè il sistema imperante fatto di Autorità e Merce.
Lo stato giudica socialmente pericoloso anche chi è vagabondo, chi è senza documenti o chi ha rubato, chi si è ribellato o chi non lavora, e probabilmente anche chi si oppone, fisicamente e materialmente, ai servi di questo sistema, che siano fascisti o leghisti di ogni risma.
Gli sbirri stanno reprimendo in questo modo in più città (vedi per le compagne e i compagni di Genova, Torino, Bologna, Saronno e Teramo) e questa pratica viene usata perché ha i suoi vantaggi in quanto rapida ed efficace, meno dispendiosa in termini di denaro e tempo; non devono essere affrontati processi su processi che sovente si risolvono in nulla, mentre una restrizione preventiva non rischia tutte queste perdite.

In questo caso, prima di passare a questa udienza, c'è stato un avviso orale, un pezzo di carta dove vi è dichiarato come sei visto dagli occhi della società, quindi minaccia di reprimerti nel caso in cui, chi la riceve, non cambia lo "stile di vita" che sta avendo.

Il modello d'esistenza capitalista e dello stato è uno solo ed è imposto.
Chi non segue questo modello dev'essere eliminato, emarginato, disperso, punito, sottomesso.

alcune/i anarchiche e anarchici di Cremona