Da poche ore, nella giornata di oggi (giovedì 26 settembre), dopo cinque mesi e mezzo fra carcere e domiciliari, il nostro compagno Tommy è finalmente libero. Libero di non essere rinchiuso in una merda di galera o chiuso in una casa senza poter uscire. Poterlo avere fra noi è una sensazione indescrivibile.
È certo che non possiamo dimenticare tutti i compagni anarchici ancora rinchiusi nelle galere, perché chi dimentica le prigioniere non riesce a vedere la guerra sociale in corso contro l'oppressione e chi rinchiude i sogni di rivolta in questo esistente di morte.
Niente è finito e tutto ricomincia. Anche da quello avvenuto oggi, nella gioia di camminare verso la libertà ancora al fianco di chi si è opposto agli sbirri senza abbassare la testa.