C'era da aspettarselo. Dopo la martellante e terroristica campagna mediatica dell'ultimo periodo evocante scenari apocalittici per il primo maggio, concomitante quest'anno con l'apertura di Expo, e le operazioni di Polizia a Torino e Cremona contro antifascisti e compagni attivi nelle lotte sociali, è arrivato il turno di Milano. Ieri, 28 maggio, le forze del disordine hanno scelto di usare la mannaia repressiva contro la lotta per la casa sgomberando la "Base di solidarietà Popolare" e tre case occupate. Vogliono prendere due piccioni con una fava: alimentare la paura e la tensione in vista del corteo del primo maggio con fermi e arresti e distruggere l'esperienza di lotta per la casa a Giambellino. La risposta del quartiere è stata immediata, presidio tutto il giorno e, alla sera, un determinato corteo di centinaia di persone che ha rioccupato un nuovo posto per la "Base".
Ma le provocazioni continuano, oggi 29 maggio, sempre al Giambellino, è in corso lo sgombero di altre tre case.
Solidarietà ai compagni e agli abitanti del quartiere e un appello a unirsi alla mobilitazione contro questa infame e provocatoria azione di polizia
Con i compagni della "Base di solidarietà Popolare" e il Comitato Abitanti Giambellino Lorenteggio