Esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai ragazzi denunciati in occasione della TAZ di sabato scorso.
Oltre duecento denunce per invasione di terreni, la solita stronzata legalista.
E' strano, ma chi è che effettivamente invade le nostre vite?
Quelli che vogliono proporre un modo di far festa fuori dalle logiche di mercato o quelli che denunciano in divisa? Quelli che denunciano in divisa sono gli stessi che hanno ammazzato Michael Brown a St.Louis un mese fa, gli stessi che hanno sparato a Davide a Napoli giovedì scorso uccidendolo, i soliti assassini con le mani sporche di sangue nei nomi di Carlo Giuliani, Federico Aldrovandi, Giuseppe Uva, Stefano Cucchi, Alexis Grigiropoulos, Mark Duggan e molti altri.
Quelle stesse divise che sono le mani armate, assassine e massacranti che rinchiudono nelle galere le esistenze di molti oppressi, che difendono i padroni che danno elemosine ai lavoratori, che sfrattano persone dalle case per i debiti, che cacciano gli immigrati dal centro storico per qualche accendino venduto fra le bancarelle del mercato, che sgomberano posti di lotta come il Telos a Saronno, le stesse guardie che difendono la merce, l'autorità e tutto questo sistema di morte, come succede in Val Susa per la difesa di un cantiere che distrugge la natura e le persone che la vivono e per quegli stessi che si oppongono che vengono accusati di terrorismo.
Ora, più che mai è venuto il momento di sapere da che parte stare: con la repressione o dall'altra parte della barricata, con la vita.
Noi scegliamo questa ultima.
Supportiamo le TAZ, momenti dove le persone si riappropriano di quello che lo Stato e il Capitale gli porta via tutti i giorni.
Non credere al giornalista terrorista, meglio vivere delle esperienze perché il peso della merce e del lavoro sono più leggeri se affrontati insieme, perché i comportamenti fuori-legge sono contagiosi per chi ama la libertà.
anarchiche e anarchici di Cremona