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Nuovo opuscolo: “Massima Sicurezza – Il carcere speciale in Italia”

[...] Coloro che nella storia sono stati definiti dai dominatori, ribelli, malfattori, partigiani, banditi, terroristi sono quelli che lo Stato vuole punire maggiormente e per i quali ha studiato nel tempo forme di punizione estreme volte ad annientare loro stessi e chi li vuole seguire.
In questo opuscolo, che non ha la pretesa di essere completo ed esaustivo ma parte della necessaria discussione più generale fra dentro e fuori, vogliamo parlare dell’evoluzione del carcere in Italia con un focus particolare sul carcere “speciale”.
Anche oggi ci troviamo di fronte ad un riassestamento del carcere, ovvero riorganizzazione sulla base di sperimentazioni e relativi aggravamenti riguardanti le forme di isolamento, di tortura, di censura, di riduzione estrema di tutti i rapporti con l’esterno sia che riguardino i colloqui con familiari ed avvocati, della negazione della propria identità attraverso il processo in video-conferenza, della limitazione dei libri in cella e della negazione della loro socializzazione. [...]

Indice:
Per un mondo senza galere
Il vecchio carcere
La riforma del 1975
Il carcere trattamentale
La media sicurezza
Il carcere speciale ed il pentitismo
Organizzazione dei carceri speciali
1986 - La legge Gozzini: la fine dell’emergenza
I permessi premio
L’art. 41bis
Cosa prevede il 41bis
L’art. 14bis: l’isolamento
Gli anni 90: carcere per tutti
I circuiti penitenziari
Alta sicurezza
Elevato indice di vigilanza cautelare
La differenziazione in base all’area politica
Videoconferenza

Come per tutte le pubblicazioni del Collettivo OLGa l'invio viene effettuato gratuitamente ai detenuti e alle detenute.
Organizzazioni, gruppi, librerie o singoli/e possono contribuire alla sua diffusione scaricandolo e stampandolo in proprio dal seguente link:
http://www.autprol.org/public/news/doc000442601072014.pdf