L'articolo che segue fu scritto in occasione dell'attacco al mondo occidentale, quella volta extra-europeo, del 2001; l'importanza dello scritto, a fronte del nuovo frammento di guerra globale che ha scelto Parigi per rendersi visibile, risulta quanto mai attuale.
Autore: Kavarna
Solidarietà da Exarchia (Atene)
Dalla mattina del 12 novembre sono in atto delle azioni repressive mai viste prima nel paese.
Nelle prime ore della mattinata, nel giorno dello sciopero generale, le forze di polizia greche hanno invaso le case di cinque studenti universitari. I cittadini, tutti abitanti in Agia Paraskevi, un sobborgo di Atene, sono stati arrestati a seguito dell'emissione di un mandato di cattura delle autorità italiane che richiedono la loro estradizione.
L'evento è incredibile prendendo in considerazione il fatto che l'unico fatto a sostegno delle accuse è il loro fermo casuale in un bar a Milano il 2 maggio, un giorno dopo le manifestazioni del primo maggio! Questa procedura penale contro studenti universitari di un altro paese UE, usando il mandato di arresto europeo, a casua della loro partecipazione alle proteste del primo maggio, è un evento senza precedenti.
Denunciare questi metodi repressivi estremi riguarda la difesa del diritto di ogni persona a partecipare a proteste e manifestazioni politiche internazionali. Questa mattina noi, cittadini attivi politicamente di questa città e quartiere, amici e parenti degli arrestati, ci siamo incontrati nei locali del comune di Agia Paraskevi domandando la fine di ogni processo e carcerazione come anche, in ogni caso, che non vengano estradati in Italia.
Assemblea aperta di Agia Paraskevi; vicini, parenti e amici degli arrestati.
Il 1/5/2015, durante un viaggio in Italia, abbiamo partecipato al corteo del 1 maggio a Milano e alla contestazione della Fiera Internazionale Expo 2015, che avrebbe avuto luogo nella città, e che creava un clima economico e sociale asfissiante per gli strati sociali più bassi di Milano.
Il 2/5/2015, il giorno dopo la manifestazione, siamo stati fermati dalla polizia italiana nell’ambito di un’operazione di fermi di massa, solo perché stavamo uscendo da un centro sociale occupato. Dopo essere stati fermati per molte ore e senza la presenza di un interprete, siamo stati rimessi in libertà senza alcuna accusa.
Giovedì 12/11/2015 le autorità greche hanno fatto irruzione nelle nostre case e ci hanno arrestato con un mandato di cattura europeo, rilasciato dalla Procura di Milano, con cui veniva richiesto il nostro arresto e la nostra estradizione in Italia per aver partecipato alla manifestazione. Secondo quanto riportato nel mandato «siamo stati visti» partecipare agli scontri.
La solidarietà concreta del movimento è riuscita ad evitare la nostra carcerazione, ma è ancora in pendenza la decisione del Consiglio Giudiziario che dovrà stabilire se autorizzare la nostra estradizione in Italia, dove non dovremo nemmeno scontare un periodo minimo di carcerazione fino allo svolgimento del processo. Da quando è stato istituito il Mandato di Cattura Europeo, è la prima volta che viene richiesta l’estradizione di cittadini da uno stato membro ad un altro per motivi attinenti alla loro attività politica.
Come studenti che partecipano al movimento studentesco e alle sue lotte, alle assemblee di quartiere, alle rivendicazioni dei lavoratori, rivolgiamo un appello a tutto il movimento antagonista affinché si opponga alla nostra estradizione in Italia, che è un rischio concreto. Quando i movimenti “dal basso” scelgono di unirsi contro le politiche internazionali di austerità, allora gli stati scelgono di collaborare contro di loro per reprimere le lotte, perseguendo l’attività politica. Il risultato è questa situazione inaudita, che oltrepassa i confini nazionali e crea un precedente pericoloso per ogni militante.
BLOCCHIAMO CON TUTTE LE NOSTRE FORZE L’ESTRADIZIONE IN ITALIA
I cinque studenti ricercati dalle autorità italiane
Atene, 14/11/2015
Tre assoluzioni a Cremona ma arresti per il corteo No Expo del Primo Maggio Aggiornato con indirizzi arrestati
Stamane in tarda mattinata è arrivata l'assoluzione per Diego, Azzo e Andre per i fatti del febbraio 2014 per gli scontri con gli sbirri, durante la tentata interruzione della commemorazione delle foibe da parte delle merde fasciste di casa pound.
Un infinito grazie alle compagne e ai compagni che non hanno mai fatto mancare la loro complicità e solidarietà a Cremona e oltre.
Purtroppo, alle 6.30 del mattino di oggi è scattata un'operazione repressiva per i fatti del 1° maggio No Expo. Attualmente è difficile effettuare un bilancio completo, vista la presenza di filoni di indagine differenti e l'estensione dell'operazione anche all'estero. Si registrano diverse abitazioni perquisite, 5 misure cautelari in carcere di cui quattro effettuate a Milano e una non riuscita vista l'irreperibilità dell'accusato, 5 arresti in Grecia e 3 indagati a piede libero.
L'operazione, condotta dalla digos, s iè concentrata nella fase di indagine sull'utilizzo di filmati e campioni di DNA, che stanno cercando di prelevare ai fermati di questa mattina, mentre è ipotizzabile la collaborazione dell'agenzia repressiva europea Eurojust per gli arresti oltre confine.
Per oggi pomeriggio alle 14.30 è stata indetta un'assemblea al Brancaleone. (Notizia presa da siti di movimento)
Liberi tutti!
Sappiamo bene che chi devasta e saccheggia le vite è l'esistente in tutte le sue forme.
AGGIORNAMENTO
Tutti gli arrestati sono stati portati a San Vittore, per scrivergli:
Alessio Dell'Acqua
Niccolò Ripani
Edoardo Algardi
Casieri Andrea
C.C. San Vittore - Piazza Filangieri 2 - 20123 Milano
I compagni arrestati in Grecia sono stati rilasciati con l'obbligo di firma 3 volte alla settimana.
Il significato del sabotaggio
Antifascisti fuori dal carcere
Ieri sera Filippo e Gianmarco, arrestati il 20 ottobre scorso per la rivolta del 24 gennaio, sono stati messi ai domiciliari, uscendo dalle carceri di Cremona e Palermo.
Una buona notizia, ma che non basta. Li vogliamo liberi nelle strade senza dimenticare che questo vale anche per Kuljit, l'altro ragazzo arrestato già ai domiciliari dalla settimana scorsa.
Il prossimo appuntamento è per giovedì 12 Novembre alle ore 11, 30 per questo momento di solidarietà: