Nel disordine dei sogni
Frammenti sparsi sul linguaggio e le mutilazioni del realismo
di Jamala Désir
S-edizioni
Tratto dalla quarta di copertina:
"È quasi atroce constatare come oltre un secolo di critica alla tirannia del linguaggio sembra non aver contribuito ad altro che a fomentare l’entusiastica rassegnazione generalizzata alla chiacchiera, allo slogan, alle istruzioni tecniche d’uso, ai rutti pro e contro le didascalie che accompagnano il flusso di immagini che hanno colonizzato la nostra immaginazione. Davanti a tale sconsolante situazione si capisce bene quanto possa diventare imperiosa la tentazione di prendere congedo da un mondo sempre più privo di senso ed incanto. Ma si capisce anche come chi non intende cedere a una simile mesta tentazione, si trovi sempre più stretto dalla necessità di sottrarre le proprie parole all’arruolamento forzato. Ad esempio ricorrendo ad un linguaggio frammentario per rendere palpabile l’impossibilità di esprimersi in maniera esaustiva, definitiva. Il frammento ci ricorda che il dispiegamento della logica non può nulla per salvare il discorso dal disordine di cui pretende rendere (e fare di) conto. Ma, anziché ammutolirsi davanti a questa consapevolezza, si rimette in causa la parola."
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